La primavera in vigna, è l’alba di una nuova stagione. Un risveglio silenzioso, ma carico di promesse. Le prime gemme accarezzano l’aria fresca, testimoni di un lavoro lungo e paziente che si tramanda di anno in anno, potatura dopo potatura.
Le tre fasi della vite in primavera
In primavera, la vite attraversa tre momenti fondamentali che segnano il passo verso la vendemmia:
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Il Pianto
Una goccia di linfa che affiora dal tralcio potato. È il primo segnale di vita, poetico e tangibile, che possiamo scorgere durante una passeggiata tra i filari tra metà marzo e inizio aprile. Un piccolo miracolo che racconta il ritorno dell’energia alla pianta. -
Il Germogliamento
Subito dopo il pianto, la vite entra nella sua fase vegetativa. I germogli iniziano ad aprirsi e crescere, un simbolo di speranza che si fa spazio tra le temperature ancora incerte e il vento ballerino di primavera. -
La Fioritura
Tra maggio e giugno, è tempo di fioritura: i primi fiori fanno capolino, piccoli e delicati. È l’inizio della fase riproduttiva, da cui nasceranno i succosi grappoli, futuri protagonisti della vendemmia.
Una pianta fragile, ma tenace
La vite è una creatura straordinaria. Fragile nelle sue reazioni al clima, ma resiliente come poche. Nonostante le gelate improvvise, le piogge fuori stagione o la carenza d’acqua, continua a crescere, ad adattarsi, a sorprendere. E, in cambio, chiede solo uno sguardo attento e un po’ di cura.
Ogni passaggio è un momento critico, ma anche un’opportunità: chi lavora in vigna lo sa bene. Osservare la natura, conoscerla e accompagnarla in questo cammino, è la chiave per un raccolto generoso.
Primavera: il tempo della rinascita
C’è un’energia diversa nell’aria. Il sole torna a scaldare, il cielo si fa più azzurro, e anche l’animo sembra alleggerirsi. È la rinascita, che si compie sotto i nostri occhi. Così come la vite piange e poi fiorisce, anche noi riscopriamo il ritmo lento e potente della natura.
E mentre aspettiamo i dolci acini che matureranno tra fine agosto e metà settembre, celebriamo questo momento magico. Perché è proprio ora, tra linfa e germogli, che nasce il Lambrusco.